A 200 anni dalla sua morte, Antonio Canova “ritorna” a San Gemini, nella piazza antistante il suo palazzo, in una performance interattiva che unisce il teatro, la scultura, la danza classica, la musica e la videoart.
Un viaggio immaginifico in cui Il profilo psicologico e artistico del personaggio si staglierà nel confronto chiaroscurale con i suoi celebri marmi, che egli rese immortali e con altri famosi personaggi, dal suo amico e rivale Bertel Thorvaldsen fino a Napoleone, passando per Foscolo e Leopardi, Donizetti e Stendhal, dando forma e sostanza agli ideali neoclassici di
" nobile semplicità e quieta grandezza" teorizzati dal Winckelmann.
La videoart di Paul Harden e i corpi scultorei di Simone Martinelli, danzatore diplomato all'Accademia nazionale di danza classica di Roma e della modella Chiara Cavalieri, con le sonorità della bravissima flautista Emanuela Boccacani, renderanno dal vivo le passioni del Canova per la danza, la musica classica e la poesia.