Il Rione Rocca, il Rione "della parte di sopra" è costituirò dalla parte di abitato posto verso il lato nord di San Gemini.
Fa parte del Rione Rocca il nucleo storico dell'abitato di San Gemini, quello racchiuso entro le antiche mura medioevali, che si estendevano dalla Portella (la più antica porta di San Gemini, posta lungo l'antico tracciato della Via Flaminia) alla Porta San Giovanni (o Porta Tuderte) a Porta Burgi (o Porta San Francesco).
Nel Medio Evo questa parte di città era divisa in due contrade: Sant'Egidio, che andava da Via della Rocca all'ex Monastero di Santa Caterina, e San Giovanni, che andava da Via dei Tribunale a Porta San Giovanni. Se la distinzione tra Rione Rocca e Rione Piazza, come noi oggi la conosciamo è un fatto recente, non lo è invece la suddivisione del territorio sangeminese. Tale suddivisione risulta dagli antichi statuti comunali, nei quali si legge: "a parte superiori" e "a parte inferiori", ossia la parte "di sopra", e "quella di sotto", cioè tra la parte di chi abitava dentro le antiche mura, e la parte di chi abitava fuori le mura.
Il nome della Rocca è legato all'origine stessa di San Gemini; giova infatti ricordare che il primo nucleo abitativo di San Gemini si creò intorno all'area fortificata presente all'interno del nucleo medioevale più antico, una zona denominata ancora attualmente "la Rocca" e che comprende un'area inclusa tra Via Cataone, Via della Rocca e Via del Tribunale. Dell'antica Rocca di San Gemini attualmente, non vi è più traccia poiché le ultime mura, minacciando rovina e pericolo per la popolazione, furono demolite nel 1617, ma di essa permane la memoria storica, a ricordare la sicura esistenza di una Rocca posta a difesa della cittadina.
Nel 1970, al momento di definire la suddivisione tra i due Rioni, se tutto sommato era relativamente semplice definire la suddivisione tra Rione Rocca e Rione Piazza per la parte di cittadina entro le mura, si presentava la difficoltà di suddividere il territorio posto all'esterno delle mura stesse. I veterani della Giostra dell'Arme non perdono occasione per raccontare come nel 1970 tale divisione non fosse cosa di poco conio, poiché si trattava di definire se le case poste sotto Via del Poggiame, nelle quali abitava un ragazzo imbattibile nel Palio della Cuccagna, facessero parte del Rione Rocca o del Rione Piazza. Si decise che il confine tra i due Rioni sarebbe stato costituito da una linea immaginaria che comprendesse il segmento rappresentato dalla facciata del Palazzo Municipale: tutto il territorio comunale che si fosse trovato verso sud avrebbe fatto parte dei Rione Piazza, tutto il territorio comunale che si fosse trovato verso nord avrebbe fatto parte del Rione Rocca. Tracciata questa linea fu cosi accertato che, di tutte le case poste sotto Via del Poggiame solo una faceva parte del Rione Piazza, mentre tutte le altre facevano parte del Rione Rocca: purtroppo la casa che faceva parte del Rione Piazza era quella che interessava. Tutte le gare del Palio della Cuccagna furono quindi vinte dalla Piazza. I roccaroli però la prendevano con filosofia e si riscattavano con la Gara dei Palloni nella quale, grazie alle segrete alchimie del chimico del Rione, per il Rione Piazza non c'era scampo.
I giochi rionali si conclusero con l'Edizione del 1973 con l'assegnazione definitiva del Trofeo alla Rocca, vincitrice dell'edizione di quell'anno. Pochi sono i documenti che ci ricordano questi primi anni, fatta eccezione per alcune foto in bianco e nero e qualche stendardo dipinto a mano, ma numerosi sono i racconti dei meno giovani, pronti a farci rivivere quei primi anni spontanei e indimenticabili, dove sin da subito emerse quella che poi è una prerogativa della festa: l'antagonismo. Se il Rione Rocca nacque dunque nel 1970, in seno alle celebrazioni in onore del Santo Patrono, con la creazione di un comitato dei festeggiamenti che si scisse in due gruppi allo scopo di organizzare i giochi rionali, il primo statuto del Rione risale invece al 1976, anno in cui viene costituita la vera e propria associazione.
E' del 1974 la prima edizione del Torneo cavalleresco della "Giostra dell'Arme". Giostra è il termine con cui si designavano i giochi a cavallo nel Medioevo, secondo quanto scritto negli statuti comunali del XV lo. Ed è proprio da questa data che iniziamo a contare gli anni di festa.
Manifestazioni e Rievocazioni Storiche Tradizioni Storico-Artistiche
Fare la storia del Rione Rocca significa parlare di emozioni, di sensazioni, di uomini e donne del Rione, di avvenimenti, aneddoti, curiosità: significa fissare un volto del passato e collegarlo a memorie che hanno il sapore del tempo lontano, che sanno di taverna, di stoffe e di polvere, che evocano suoni di tamburi e colori di bandiere.
La storia del Rione è un po' la storia di tutti i sangeminesi della "parte di sopra", uomini che attraverso essa vedono loro stessi e la loro vita presente e trascorsa e che in essa riscoprono gioie e amarezze, frammenti di passato persi in una foto sbiadita, ricordi di ciò che erano e conferma di ciò che sono.. gente che vive consapevole di far parte di una Storia più grande che li unisce e li accomuna.
La storia del Rione Rocca è la storia stessa di San Gemini, di quel forte sentimento di appartenenza, di radicamento, di municipalismo più nobile che si genera in tutti i Sangeminesi e i Roccaroli in particolare, quello stesso sentimento che fa di San Gemini una cittadina speciale perche speciale è la sua gente.
E qui, in questi luoghi, vivendo giorno per giorno queste sensazioni, che nasce la "cultura" del Rione Rocca, ed è per questo che ogni anno ci impegniamo a dare vita a nuovi eventi culturali nei quali spicca lo studio e l'approfondimento tecnico e storico dell'età medievale e che ci permette di impegnarci in diverse iniziative tese ad avvicinare la gente alla tradizione, alle pratiche e al "modus vivendi" di quel periodo.
I rionali, ciascuno secondo le proprie inclinazioni, competenze e abilità, sono impegnati nell'organizzazione degli eventi a carattere storico-rievocativo, nell'allestimento delle mostre principali e nell'imbandieramento del borgo, nella preparazione e distribuzione dei piatti tipici nelle caratteristiche taverne. Obiettivo è quello di coniugare e intrecciare vecchio e nuovo attraverso itinerari, eventi culturali, manifestazioni e rievocazioni storiche che sappiano assecondare il gusto del nostro tempo, facendo però rivivere i fasti dell'epoca.
Inno al Rione Rocca
Come un’aquila real sulla rupe arcigna stà questa Rocca medieval a sfidar l’eternità, baluardo a l’invasor roccaforte del valor!
Rocca, Rocca, il nostro “evviva” a te, a te, nostra passione, a te che sai infiammare il nostro cuor di sempiterno ardor!
Rocca, Rocca, del paese onor, orgoglio delle genti, noi, tuoi figli a te frementi abbiam giurato eterno amor!
Della Rocca i figli siam, balda e fiera gioventù, che l’antica civiltà ha nel sangue, e la virtù, che è tenace, che sa osar, che non teme di pugnar!
Della Rocca noi la gente siam! Impavidi e sereni, gli avversari non contiamo mai, perché li vincerem!
La vittoria ognor con noi sarà, e dalle nostre schiere nuova gloria alle bandiere noi sapremo conquistar!
Alé, Rocca, alé, alé, alé! Sconfiggi i temerari superbiosi tuoi avversari, perché tutti siam con te! … perché tutti siam con te!
Testo e musica di Luciano Battistini
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